La Direttiva “Case Green” dell’Unione Europea, approvata di recente, prevede significativi interventi di riqualificazione energetica sugli edifici per ridurre le emissioni e aumentare l’efficienza energetica. Entro il 2035, le case dovranno migliorare notevolmente in termini di consumo energetico, con una riduzione prevista tra il 20-22% rispetto ai livelli attuali. Gli interventi includeranno l’installazione di cappotto termico, la sostituzione degli infissi, l’installazione di nuove caldaie a condensazione e pannelli solari.
Inoltre, la direttiva stabilisce l’eliminazione graduale delle caldaie a gas, con un divieto totale dal 2040, e promuove l’utilizzo di energie rinnovabili e sistemi di riscaldamento più sostenibili come le pompe di calore.
Per quanto riguarda i costi, si prevede che l’adeguamento potrebbe richiedere un investimento significativo, con stime che arrivano fino a 80.000 euro per abitazione, sebbene la media sia più vicina ai 55.000 euro. Tali cifre riflettono la necessità di interventi complessivi e non marginali, come il completo rifacimento degli infissi e l’installazione di sistemi di riscaldamento avanzati.
Questi costi possono sembrare proibitivi, ma è prevista la possibilità di accedere a vari incentivi finanziari. L’UE non ha stanziato fondi specifici per questi lavori ma permetterà agli stati membri di utilizzare fondi esistenti come il Fondo Sociale per il Clima e il Recovery Fund per supportare le famiglie e i proprietari di case.
La direttiva ha anche introdotto maggiori flessibilità per gli stati membri nella gestione delle ristrutturazioni, consentendo loro di calcolare gli sforzi di ristrutturazione già intrapresi dal 2020 ai fini del raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica.